
La Pasta e Fagioli in Veneto è un piatto della tradizione contadina, una minestra asciutta e densa ricca di sapore e di storia.
Quando mangiare la carne era un lusso, i contadini veneti usavano i legumi, in particolare i fagioli, come proteina nei loro piatti, ricchi inoltre di carboidrati e grassi buoni privi di colesterolo.
Si aggiungevano pochi semplici ingredienti, verdure e olio buono per una minestra calda e rifocillante dopo una lunga giornata di lavoro.
Adesso la Pasta e Fagioli è diventato il piatto del conforto, che fa felice tutta la famiglia che si ritrova insieme a tavola. Piatto che si può trovare anche nelle osterie tipiche che propongono le ricette tradizionali.
Come tante zuppe, la Pasta e Fasoi è tipica del periodo autunnale quando le temperature si abbassano e si ha voglia di scaldarsi con il cibo. Ma è anche la stagione in cui si ammazza il maiale la cui cotenna, o pancetta, si usa per insaporire questa minestra.
I fagioli sono uno degli ingredienti principali della cucina veneta povera che, a seconda della zona, si possono usare in varie preparazioni. Dall’insalata con la cipolla (fasoi con la seola) ai fagioli in umido (fasoi in pocio).
QUALI CARATTERISTICHE DEVE AVERE LA PASTA E FAGIOLI ALLA VENETA
Innanzitutto per preparare la Pasta e Fagioli alla Veneta si usa il fagiolo borlotto per la sua consistenza carnosa, adatta appunto a diventare crema. Tipico del veneto è il fagiolo di Lamon nel Bellunese, prodotto certificato IGP che viene coltivato grazie ad un microclima particolare.
Importante poi è la scelta della pasta che andrà a completare la ricetta. Questa è sicuramente una scelta personale, chi preferisce le Tagliatelle (tajadele fatte in casa) oppure la pasta corta tipo Ditalini.
Anche la consistenza della Pasta e Fagioli è secondo tradizione personale, troverete infatti sia la versione più brodosa che quella più sostenuta, dipende anche da quanti fagioli frullate o lasciate interi. Quello che non deve mai mancare è un generoso giro di olio buono crudo a servire.
Facoltativo è aggiungere una patata in cottura per un risultato più cremoso e consistente.
Per gustare al meglio la Pasta e Fagioli alla Veneta concedetevi un bicchiere di un buon vino rosso, io consiglio un Ripasso della Valpolicella.

LA PASTA E FASOI DELLA MIA MAMMA
Come tutte le ricette della tradizione ogni famiglia ha poi la sua personale interpretazione. E quella che vi sto per scrivere è la ricetta della mia mamma Gianna.
Una ricetta semplice che però racchiude tutto l’amore che una mamma può donare alla sua famiglia, perché quando poi ci si ritrova a tavola davanti alla scodella della Pasta e Fasoi è sempre una festa.
La vita odierna ci porta ad una vita frenetica e con poco spazio per le occasioni familiari, purtroppo i pranzi canonici della domenica sono un ricordo lontano, ma basta preparare i piatti del cuore per far tornare tutti a casa.
Sebbene sia una zuppa per i periodi freddi noi amiamo prepararla a fine estate quando ancora siamo al lago ma l’aria inizia a farsi frizzante. E’ l’occasione per l’ultimo pranzo tutti insieme prima del rientro dalle ferie. E preparata il giorno prima è ancora più buona e saporita servita leggermente tiepida.
Nella nostra ricetta non può mancare la pancetta che dona quel tocco in più con il suo profumo affumicato. E quando le abbiamo a disposizione aggiungiamo in cottura anche delle croste di formaggio grana ben pulite.
Per la nostra Pasta e Fagioli, che amiamo servire con una consistenza abbastanza sostenuta, la pasta che usiamo tradizionalmente sono i ditalini rigati.
Le porzioni sono sempre abbondanti per un piatto quasi unico durante il pranzo. Con una bella Pasta e Fagioli sono sempre tutti contenti.
I MIEI CONSIGLI:
- La Pasta e Fagioli è sicuramente un piatto vegetariano, l’aggiunta della pancetta è una tradizione contadina, quando del maiale non si buttava nulla.
- Un buon soffritto con l’aggiunta di rosmarino dona gusto e sapore alla zuppa.
- Quanti fagioli frullare? Dipende dai gusti personali, a chi piace trovare il fagiolo intero e sentirne la consistenza e chi preferisce tutta crema.
- Se prima di aggiungere la pasta vedete che la zuppa è troppo consistente aggiungete dell’acqua calda e amalgamate bene.
- Io suggerisco di non mettere sale in cottura ma assaggiare la crema prima di buttare la pasta e decidere di conseguenza se serve aggiungere.
Se vi piacciono le ricette tradizionali venete qui ne troverete altre. Fatemi sapere quale è la vostra preferita.

PASTA E FAGIOLI ALLA VENETA
Ingredienti
- 500 g Fagioli Borlotti secchi
- 2 Carote
- 2 gambi di Sedano
- 1 Cipolla
- 2 spicchi di Aglio
- un paio di rametti di rosmarino
- 2 cucchiai Olio evo
- 200 g Pancetta affumicata in pezzo omettete la pancetta per una versione vegetariana della zuppa
- 2 lt Acqua
- 2 Patate (facoltative)
- 200 Pasta Ditalini rigati o Tagliatelle
Istruzioni
- La sera precedente mettete in ammollo i fagioli in un contenitore abbastanza grande, i fagioli durante la notte si gonfieranno. Lamattina scolate e sciacquate i fagioli e mettete da parte.
- Pulite carote, sedano, cipolla, aglio e rosmarino e tritateli.In una casseruola dai bordi alti (deve contenere tutti gli ingredienti e anche l’acqua) far soffriggere le verdure con due cucchiai di olio evo. Aggiungete poi la pancetta tagliata in tre/quattro pezzi e fate rosolare. Per ultimo versate i fagioli. Fate insaporire qualche minuto e poi versate l’acqua fredda. Non aggiungete sale, controllerete alla fine se il sapore sarà da aggiustare.
- Per una preparazione più cremosa potete aggiungere due patate sbucciate e tagliate a pezzi.
- Portate la pentola ad ebollizione e continuate la cottura a fuoco basso coperto fino a quando i fagioli saranno teneri. Ci vorrà circa un’ora e mezza.Una volta cotti i fagioli passatene almeno una metà al passaverdure rimettendo nella pentola la crema. Passate anche le patate se le avete cotte. Togliete dalla pentola la pancetta e mettete da parte.
- Ora cuocete la pasta direttamente nella crema di fagioli, nel caso risultasse troppo densa aggiungete dell’acqua calda.
- Versate la Pasta e Fagioli nelle classiche ciotole di coccio, distribuite in ognuna i pezzetti di pancetta e rifinite con un giro di olio buono a crudo.
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